
Olio su tela 1902-06
È difficile immaginare storie per bambini in questo periodo.
Il primo pensiero va alle bolle di Due Denti: vorrei che ogni bimbo potesse avere la sua in cui rifugiarsi.
La storia del giorno: lunedì 21 marzo
Il flauto traverso stava suonando una melodia dolce e spensierata mentre dalle sue note si formavano brillanti bolle verde scuro.
DUE DENTI si svegliò allegro e decise che tutti quanti avevano bisogno di una nuova avventura rilassante; così andò a prelevare gli SDENTATI dalle rispettive bolle-nanna, li mise in fila indiana e disse:
– Presto, entriamo appena si forma una bolla che ci contenga tutti. –
– Posso prendere anche Micio? – chiese Verde.
– Certo, ma tienilo stretto…andiamo…questa è perfetta! –
Con un sonoro plop, si ritrovarono in un fitto bosco di pini.
– Chissà che cosa c’è là in fondo? – esclamò Rossa, mentre già si inoltrava nel sentiero ombroso sparendo in mezzo agli alberi.
– Che profumo! – esclamò Azzurra seguendola.
– Aspettatemi – disse Verde trascinandosi dietro Oro e stringendo forte Micio.
– Dove è finita Rossa? – domandò preoccupato Senape.
Una ciocca infuocata balenò nel verde e subito scomparve e si udì la voce roca della bambina:
– Dovete cercarmi, mi sono nascosta! –
– Posso lasciare andare Micio? – chiese Verde – Certamente con il suo fiuto riesce a trovarla subito! –
– Non vale! – si udì protestare dai rami.
Gli sdentati si sparpagliarono nel tentativo di trovare Rossa: Azzurra si tuffò nel ruscello che passava lì accanto, spruzzando Senape che era rimasto in mezzo al sentiero. Si udì uno starnuto e Verde, che si era infilato sotto a un cespuglio assieme a Micio, mise fuori il naso, girando il capo a destra e a sinistra.
– Non la vedo – si lamentò – ma la sento. –
Oro rotolò fino in fondo al sentiero, dove il bosco diventava più fitto.
– La vedo – disse e anche lui scomparve alla vista.
– Sarà facile adesso – disse Azzurra, bagnando gli altri sdentati, mentre si scrollava l’acqua di dosso – Oro luccica –
– E anche i capelli di Rossa brillano – aggiunse Senape.
Gli Sdentati ridendo si inoltrarono nel bosco. Rossa era davvero bravissima a nascondersi e poi ricomparire, fino a quando i suoi riccioli si intrecciarono nella fronda di un pino.
– Mollami – si mise a urlare, dimenandosi e impigliandosi sempre di più – mi fai male! –
– È solo un ramo, stai ferma! – la consolò Due Denti che nel frattempo l’aveva raggiunta e pazientemente cercava di districare la folta chioma della bimba.
Tutti gli Sdentati si erano raccolti a guardare e si misero a esclamare:
– Presa! Ti abbiamo presa! –
– Così non vale – tentò di protestare Rossa – è stato questo pino a catturarmi, voi non mi avreste MAI trovato! –
– Smettila, Rossa e non agitarti! – la rimproverò Due Denti, riuscendo finalmente a liberarla.
I bimbi si guardarono intorno:
– Dove siamo finiti? Non si vede più il sentiero! –
– Micio si può arrampicare in cima a un albero e guardare dall’alto dove finisce il bosco – suggerì Verde, accarezzando il suo gattino di nuvola.
– È una buona idea, ma se poi non riesce a scendere? –
– Ci vorrebbe una scala da pompiere! – disse Due Denti, rivolgendosi a Senape.
Senape prese in mano la terra umida del bosco e, aiutandosi con i rametti caduti, costruì il modellino della scala, poi disse:
– La mia scala! – e la scala iniziò a crescere fino a raggiungere la cima dell’albero. Svelto, lo sdentato si arrampicò e da lassù, dopo essersi guardando intorno, gridò:
– Vedo il sentiero! – e con il dito indicò la direzione.
Velocemente raggiunse i suoi amici e insieme, cantando, riuscirono a ritrovare la strada.
Erano stanchi, ma felici dell’avventura. Due Denti disse:
– Mettetevi in fila e tenetevi per mano! –
Poi li prese e li trascinò fuori dalla bolla verde scuro, mentre il flauto stava ancora suonando.
Quindi spinse ogni Sdentato nella sua bolla-nanna e finalmente si impossessò della sua e crollò a dormire.
Immagine tratta dal sito: Stampe artistiche di Paul Cézanne (meisterdrucke.it)