Vasily Kandisky: Image Composition VII – 1913 (200 Kb)
Oil on canvas, 200 x 300 cm (6′ 6 3/4″ x 9′ 11 1/8″)
Tretyakov Gallery, Moscow.
La storia del giorno: venerdì 30 gennaio.
La storia cominció.
Durante le feste di Natale, mentre la nonna e la mamma si erano rinchiuse in cucina a rigovernare, Chicco convocò il papà e il nonno nella sua cameretta.
– Ho usato la chiave che ho ricevuto il primo giorno di scuola – disse, guardandoli negli occhi.
Silenzio.
– Sono entrato nel pendolo –
Silenzio.
– Ho terminato un tuo disegno – continuò fissando papà Enrico.
I due adulti si guardarono e il nonno gli strizzò l’occhio esclamando:
– Se non ricordo male, Enrico era un vero disastro coi pastelli!-
– Non so come, mi cadevano sempre di mano… – Enrico sorrise – tranne quando li usavo come bacchette per suonare la batteria sui tavoli! –
Chicco continuò: – In effetti la nonna è rimasta molto soddisfatta e ancor più stupita dal mio risultato. ..Accidenti, però, non me la immaginavo tanto severa!-
Quindi Il bambino si rivolse al nonno:
– Ho mangiato pane, burro e zucchero, una vera bomba! E sono andato in bicicletta in cortile a giocare a Coppi e Bartali – prese fiato:
– Allora, volete dirmi che cosa mi sta succedendo?-
– Accade a tutti i primogeniti della nostra famiglia – iniziò a spiegare nonno Francesco – Chissà come, nascono sempre figli maschi e a ognuno di loro, assieme alla chiavetta – e al pendolo che ci appartiene da molte generazioni – viene tramandato anche il diminutivo di Chicco. –
– Perché?-
– Fino al giorno in cui cambierai la voce, potrai tornare nel tempo a vivere alcuni momenti nella vita dei tuoi avi –
– Perché? –
– Non lo sappiamo, e non abbiamo mai nemmeno capito esattamente come ciò sia possibile. Entri nel pendolo e ti catapulti nel passato della persona della nostra famiglia a cui stai pensando; tutto qui.-
– Tutto qui? –
– Tutto qui – risposero in coro nonno Francesco e papà Enrico, aprendo la porta e tornando in cucina.
Immagine tratta dal sito: http://www.ibiblio.org/wm/paint/auth/kandinsky/