19. DUE DENTI E LA STORIA DEI GEMELLI ARGENTO

Gustav Klimt: Fregio per Palazzo Stoclet – 1905-1909
Tecnica mista su carta – 3 pannelli da cm 75 x 110cm
Osterreichisches Museum – Vienna
Particolare: L’albero della vita

La storia del giorno: giovedì 31 marzo

I gemelli iniziarono a raccontare:

– Era una bella giornata, le campanelle del nostro albero stavano suonando: ci siamo svegliati felici –

– e ci siamo messi a giocare con paletta, rastello e secchiello, raccogliendo i sassi, giù nella grotta –

– fino a quando, stanco, io mi sono addormentato. –

– Io mi annoiavo, così ho deciso di salire.

Improvvisamente, la terra ha tremato e la botola si è chiusa. Ho iniziato affannosamente a frugare ovunque, ma la chiave per aprire e tornare giù proprio non c’era.

Disperata, ho deciso di uscire dalla bolla per cercarla.

Mi sono trovata al freddo e al buio. Tremavo tanto e mi sono rifugiata in una bolla vicino all’orchestra per riposare un po’prima di riprendere le ricerche.

Mi sono addormentata e mi sono svegliata in braccio a te – proseguì con un sorriso verso Due Denti – vicino a quella bambina lì – indicò con un ditino Rossa – che aveva la mia chiave fra i capelli. –

Due Denti con uno sguardo zittì Rossa che voleva intervenire.

– Io intanto – proseguì il gemellino – mi sono svegliato e mi sono ritrovato solo e al buio.

Ho iniziato a urlare e a chiamare, fino a diventare rauco; poi, finalmente, ho sentito aprire la botola.

Ho visto una figura scivolare verso di me e ho annusato per riconoscere al buio il profumo di mia sorella, ma ho sentito odore di oro, non di argento.

– Certo, ero io! – interruppe Oro – e tu hai cercato di prendermi con una zampaccia unghiuta! –

– Avevo paura e ho usato il rastrello per toccarti …

– Ma avevi una voce terribile – intervenne Rossa che non voleva smettere di essere l’eroina della storia.

– Avevo urlato per ore e, per spaventarvi, vi ho parlato mettendomi il secchiello davanti alla bocca…

– Allora il mostro terribile eri tu! – proruppe in una risata Azzurra.

I due fratellini si presero per mano e raggiunsero gli Sdentati, mentre Due Denti faceva le presentazioni:

– Argento e Grigia, io sono Due Denti, lui è Verde con Micio, Senape, Azzurra, Oro e Rossa li avete già conosciuti – concluse ammiccando.

– Tu profumi di prato – disse Grigia a Verde.

– Tu, invece, di cascata e di fresco – aggiunse il gemello, rivolgendosi a Azzurra – mentre tu – precisò rivolgendosi a Senape – di sabbia scaldata dal sole –

– E io? – domandò Rossa.

I gemelli si guardarono perplessi sotto lo sguardo impaziente di Rossa:

– Non capisco…emani calore…sei una piccola fiamma…

-Stai dicendo che so di bruciato? – puntualizzò Rossa piccata

– Ma no, davvero, riesco ai sentire anche un vago profumo di tulipano che mi confonde! –

I bambini, intanto, si erano raccolti ai piedi dell’albero, sui cui rami erano tornate a dondolare campanelle festanti, al posto dei campanacci.

– Per tutte le bolle, adesso è proprio ora di andare a dormire! – disse Due Denti, prese per mano i due gemellini Argento e li trascinò fuori con tutti gli Sdentati.

Spinse ognuno nella sua bolla-nanna, quindi ne scelse una per Argento e Grigia che li contenesse entrambi. Poi tornò in quella in cui Rossa stava già dormendo, le rimise la chiave argentata fra i capelli e finalmente tornò alla sua bolla-nanna, dove crollò in un sonno profondo.

Immagine tratta dal sito: http://caffetteriadellemore.forumcommunity.net/?t=42662080

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