Le stelle di Vincent Van Gogh
Vincent Van Gogh: La Notte Stellata sul Rodano
Olio su tela; 72,5 x 92 cm
Musée d’Orsay, Parigi
La storia del giorno: lunedì 11 agosto.
Il papà di Marina finalmente aveva raggiunto la sua famiglia in vacanza: era partito dopo una lunga giornata di lavoro e, poichè era molto tardi, la prese in braccio e la accompagnò a letto. Poi, tenendole la mano, si mise a raccontare una nuova avventura di Galileo e Isacco.
La storia cominciò.
Il pomeriggio del giorno dopo la partita, Isacco e Galileo cercarono il loro nuovo amico.
-Non sappiamo nemmeno il suo nome – considerò Isacco mentre, appena sceso in spiaggia, si guardava intorno.
– Ieri sera era buio, riusciremo a riconoscerlo? –
Poi se lo trovarono davanti all’improvviso: usciva da una cabina, trascinando un materassino blu e rosso.
Spalancò gli occhi:
– Che bello, esistete davvero!- sorridendo si chinò a raccogliere il bordo del cuscino che gli era sfuggito di mano.
– Io mi chiamo Roby, quello é il mio ombrellone – indicò due sdraio in prima fila.
– Quella signora che si sta sbracciando per attirare la nostra attenzione, invece, é nostra zia Lori. – spiegò sconsolato Galileo.
– È stato grandioso ieri sera- continuò quasi senza riprendere fiato Roby – purtroppo domani partirò per un campo estivo, ma tornerò ad agosto, voi ci sarete ancora?-
– Sì, passiamo l’estate sempre a casa della nostra nonna Lena che abita qui.-
Si avvicinava la notte del 10 agosto.
Per tute le vacanze Isacco e Galileo, inattesa di realizzare il loro personale cielo stellato per San Lorenzo, avevano mangiato a colazione unicamente i biscotti in promozione con la bustina di stelle dorate in omaggio.
(Cfr https://lastoriadelgiorno.com/2014/03/29/3-isacco-e-galileo-e-le-stelle-dorate/)
– Siamo solo noi due, come faremo ad appanderle tutte in una notte? – si domandava sconsolato Galileo.
– Possiamo coinvolgere Roby –
– Così saremo in tre: non cambierà molto!-
In spiaggia il loro amico non era ancora tornato, anche perché continuava a piovere; così quella sera i due gemellini si presero per mano, si concentrarono intensamente su Bobby e chiusero gli occhi.
Quando li riaprirono, ancora una volta, si trovarono davanti al loro amico che, tutto solo, stava seduto sul letto a sfogliare un giornalino.
– Che bello, siete arrivati: pensavo proprio a voi. –
– Sei tornato: non ne eravamo sicuri. Sei in casa da solo?-
– Sono qui da ieri – mostrò il suo sorriso parzialmente sdentato – Non preoccupatevi, i miei genitori stanno giocando a carte con i loro amici e non ci sentiranno!-
– Non possiamo fermarci molto: la mamma fra poco andrà a controllare se stiamo dormendo.-
– Fra qualche giorno sarà la notte delle stelle cadenti…- iniziò Isacco
– Caspita, conoscete un sacco di cose su quello che accade in cielo- lo interruppe Roby, non ancora del tutto convinto che Isacco e Galileo fossero due bambini reali e non il frutto della sua immaginazione.
– e noi abbiamo scoperto come si fa a fare le stelle cadenti…( cfr https://lastoriadelgiorno.com/2014/04/04/4-galileo-e-isacco-e-la-maestra/ )
– Cioè – puntualizzò Galileo – noi pensavamo di appendere le stelle in cielo per sempre…-
– ma la sera dopo sono cadute tutte-
Roby li ascoltava annuendo di tanto in tanto.
– E abbiamo bisogno del tuo aiuto-
– Di me? – domandò incredulo e lusingato Roby.
– Sì perché da soli non ce la facciamo a incollare tutte le stelle che siamo riusciti a mettere da parte.-
– Incollare? –
– Certo, di colla ne abbiamo in quantità, la zia Lori ne usa a quintali…
Ci mancano volontari per aiutarci ad appiccicare tutte le stelle in una sola notte. –
– E quando dovrebbe essere? –
– Sabato sera-
– questo sabato?-
Isacco e Galileo annuirono in copia.
– Bisogna assolutamente rimandare di qualche giorno, per ferragosto penso di riuscire a organizzarmi…-
-La mamma!- si ricordò ad un tratto Isacco
– Dobbiamo tornare immediatamente !-
– Tu, intanto, pensaci-
Roby non fece in tempo a rispondere che i due gemelli si erano presi per mano, avevano chiuso gli occhi ed erano scomparsi.
Immagine tratta dal sito:
http://associazionecassini.wordpress.com/2011/08/16/le-stelle-di-vincent/