William Turner: La valorosa Temeraire – 1838-1839
Olio su tela 90,7 cm × 121,6 cm
National Gallery, Londra
La storia del giorno: martedì 29 aprile
In quei giorni la mamma di Marina era impegnata a preparare la festa per il compleanno della zia, così il papà decise di tenere tranquilla la sua bimba raccontandole una nuova avventura di Isacco e Galileo.
La storia cominciò.
Una mattina la maestra Paola aprì il salone rosso, riservato alle recite e alle feste, per tenere una lezione insolita.
Quando i bambini entrarono, trovarono tante valigie aperte appoggiate sul pavimento e furono fatti sedere a copie in ognuna di esse, tranne Galileo e Isacco che si accomodarono accanto all’insegnante sulla moquette.
– Adesso tutti insieme compiremo un viaggio in un posto bellissimo.- esordì la signorina Paola.
– Dove vi piacerebbe andare?-
La spuntò Paolo e decisero che avrebbero visitato Londra.
– Allora cosa c’è da vedere a Londra?-
Ognuno diede il suo contributo e passarono due ore immaginandosi di giocare nei giardini di Kensington, solcare la serpentina su tante barchette, rincorrersi per la Torre di Londra, guardare il palazzo del parlamento specchiarsi nel Tamigi, ammirare la città dalla ruota panoramica London Eye…
“Secondo te, Isacco perché a noi non hanno dato la valigia?-
“Forse non ce ne erano abbastanza”
“Ne sei convinto?”
“No”
Quella sera , quando tornarono a casa, i due gemellini corsero in lavanderia a prendere il valigione bianco che la mamma aveva appena vuotato dopo le vacanze di Pasqua: lo aprirono e si accomodarono dentro, seduti uno di fronte all’altro a gambe incrociate.
– Dove vuoi andare? – domandò Isacco
– Sull’isola dei pirati!-
“No, Galileo, attento, per voi é pericoloso!” I due bambini udirono distintamente la voce della maestra Paola nella loro testa…
…troppo tardi: ormai il desiderio era stato espresso e i gemellini si ritrovarono, ancora seduti sul fondo della valigia, ma all’ombra di una palma su una spiaggia.
– Guarda!- Davanti a loro una nave solcava il mare trainata da una barca più piccola, dirigendo si verso di loro.
– Vieni- ingiunse Galileo, mentre già correva sulla sabbia; Isacco, dopo avere nascosto la valigia dietro a un cespuglio, lo seguì.
Era il crepuscolo e i pirati si riversavano rumorosi per le vie del loro villaggio.
I due bambini si aggirarono a naso in su, curiosando in mezzo a colori, suoni e odori fortissimi e inconsueti. Isacco si infilò sotto a una tenda in cui erano esposte le mercanzie più strane e meravigliose.
“Guarda Galileo: uncini, bende…non toccare le spade…c’è anche un cannocchiale! “
Isacco lo prese in mano e, con emozione, se lo mise davanti a un’occhio, mentre il padrone di tutto quel ben di dio non lo perdeva di vista un attimo.
– Lo vuoi? – gli chiese
– Quanto chiedi?-
– Che cosa mi offri?-
Il bambino cercò frenetico nello zaino che si era portato appresso.
Incominciò ad estrarre una merendina, una matita, un pastello blu e uno giallo, un fazzoletto usato e in fine un paio di occhiali da sole.
Appoggiò tutto sul bancone e l’omaccione dai denti neri toccò e rigirò ogni oggetto. Si mostrò interessato quando Isacco scarabocchiò sul legno con quello strano bastoncino dalla punta colorata, ma non riuscì a nascondere la sua cupidigia dopo che il bambino gli ebbe fatto indossare gli occhiali.
La trattativa si concluse velocemente con reciproca soddisfazione e Isacco sgusciò via velocemente con il nuovo cannocchiale in cambio del contenuto del suo zaino.
Intanto il cielo si era oscurato, il volume delle risate e delle urla si era alzato e anche le donne negli abiti vistosi sembravano minacciose.
“Sarà meglio tornare”
” e in fretta: guarda come ci osservano!!!”
Allungarono il passo, zigzagando fra la folla e, giunti in prossimità della spiaggia, si lanciarono in una corsa affannosa.
Velocemente, si infilarono tra i cespugli e si accucciarono nel valigione bianco, mentre udivano vicine le voci degli uomini che li avevano seguiti.
– Voglio tornare a casa!- ordinò Galileo chiudendo gli occhi…
e si ritrovarono in lavanderia.
Quella sera, quando fu ora di andare a dormire, i due gemelli scrutarono il cielo che apparve più vicino e ancor più meraviglioso grazie al cannocchiale dei pirati.
Immagine tratta da: http://it.wikipedia.org/wiki/La_valorosa_T%C3%A9m%C3%A9raire
Un pensiero su “6. GALILEO E ISACCO e la valigia”