2. DUE DENTI E VERDE

Claude Monet
Salice piangente – Il ponte giapponese a Giverny (c.1918)

Dimensioni :
131 x 150 cm

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La storia del giorno: mercoledì 26 febbraio

Mercoledì  Marina non vedeva l’ora di sapere qualcosa in più su DUE DENTI, e così, quando fu sera, dopo aver mangiato ancora tutta la pappa,  disse alla mamma:
– Raccontami una storia –
La storia cominciò:

Le bolle-avventura venivano prodotte da un’orchestra: le bolle nate dalla batteria erano le più pericolose, quelle dal flauto erano le più riposanti.

La bolla verde di mercoledì era appunto nata dalle note del flauto.

DUE DENTI entrò e si trovò a strisciare in un mare d’erba.

Un vento leggero gli aprì un sentiero che lo condusse dentro alle fronde di un salice piangente. Lì era fresco e profumava di caramella alla menta.

DUE DENTI si guardò intorno, i rami muovendosi provocavano una musica dolce e, seguendo le note, vide, rannicchiato come in un nido, un bambino tutto verde che stava dormendo.

DUE DENTI inclinò il capo per guardarlo meglio e lui si svegliò e iniziò a stiracchiarsi. Si bloccò di colpo, gli occhi puntati su di lui, e i due bambini rimasero immobili a  studiarsi.

– Mi chiamo DUE DENTI – fu il primo a presentarsi

– e tu ti chiami VERDE – proseguì poiché l’altro continuava a tacere

–  e questa sarà la nostra capanna.-

Con le fronde del salice al posto delle penne, intrecciarono due copricapo da INDIANI, trasformarono la loro capanna in TIPI’ e giocarono insieme fino a quando furono stanchi.

Quando il sonno incominciò a fare chiudere loro gli occhi, DUE DENTI prese VERDE per mano e lo trascinò con sé fuori dalla bolla-avventura, cercò una bolla-nanna e lo spinse dentro, poi si impossessò della bolla-nanna vicina e finalmente crollarono a dormire.

Fu così che VERDE diventò il primo degli SDENTATI.

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