Vincent Van Gogh: Bosco – 1887
Olio su tela – cm. 46 x 55,5
Amsterdam – Rijksmuseum
La storia del giorno: mercoledì 23 aprile.
Mercoledì Luigino andò a fare una passeggiata con mamma e papà in montagna. Nonostante il sentiero fosse in salita, il bambino continuava a correre avanti e indietro. Alla fine, stanca di richiamarlo perché non si allontanasse, la mamma decise di trattenerlo con un racconto.
La storia cominciò.
Diana aveva le guance tonde tonde e un fermaglio azzurro fra i capelli.
Quando nacque, la nonna pose sul suo lettino un acchiappasogni e si raccomandò di non toglierlo mai.
Diana ogni notte faceva sogni meravigliosi, perché tutte le sere il suo papà controllava che il talismano della nonna vegliasse su di lei.
Era un acchiappasogni bellissimo con una goccia d’argento e un turchese ed era il primo oggetto a essere messo in valigia quando Diana partiva.
Un giorno, però, Diana andò in gita con la scuola e decise di essere diventata troppo matura per dormire ancora con l’acchiappasogni, così, per la prima volta, lo lasciò in fondo allo zaino.
Si addormentò e si trovò a vagare in un bosco: riconobbe le cortecce bianche degli alberi. Era già stata in quella foresta altre notti e si fermò a parlare con i pioppi: le femmine erano molto orgogliose delle loro chiome voluminose e non perdevano occasione per farsi ammirare:
– Ciao Diana, guarda come sono grandi e verdi le mie gemme!-
– Osserva bene, piuttosto: non ti sembra che le sue foglie si stiano diradando? Confrontale con le mie che brillano come piccoli soli!-
– C’è qualche nido nuovo?- tentò di cambiare argomento Diana
– Una famiglia di merli si é appena trasferita ai piani alti-
– E scoiattoli, un’intera colonia: corrono tutto il giorno, mi stanco solo a guardarli!-
Si udì un fruscio che a poco a poco salì di intensità, fino a quando la ragazzina percepì distintamente:
– Diana é diversa: non sembra anche a voi?-
I pioppi si piegarono verso di lei.
– Dov’è il tuo fermaglio azzurro?-
Diana si toccò i capelli e, quando alzò gli occhi, gli alberi le parvero meno amichevoli, quasi minacciosi.
Le fronde iniziarono ad agitarsi e la ragazzina per la prima volta si sentì in pericolo e desiderò svegliarsi.
Si alzò un vento gelido che incurvava le piante, impedendole ogni fuga.
Aveva freddo e si guardava intorno smarrita, mentre tutto diventava più buio.
Improvvisamente, vide una luce farsi strada fino a lei e riconobbe il viso della nonna.
– Afferra la mia mano – le disse – e chiudi gli occhi-
In quel momento Diana si svegliò ansante, ma al sicuro nel suo letto.
A piedi nudi raggiunse la sedia dove aveva appoggiato il suo zaino, recuperò il suo acchiappasogni e, stringendolo in mano, tornò finalmente a dormire serena.
Immagine tratta dal sito http://www.frammentiarte.it/dall’Impressionismo/
A chi interessa sapere di più sul significato degli acchiappasogni :
http://ildominatoredipoteri.wordpress.com/dossier-delle-informazioni/acchiappasogni/significato-parti-del-acchiappasogni/
Bellissimo questo racconto .