La storia del giorno: venerdì 7 marzo
Venerdì Giovanni era irrequieto, sapeva che il suo papà doveva ritornare dal viaggio e il bambino correva avanti indietro dalla finestra alla porta per spiare il suo arrivo.
Dopo un po’ sua mamma, esasperata, lo chiamò in cucina, dove nel forno si stava gonfiando una bellissima torta, e iniziò a raccontare
La storia incominciò
ARIA aveva finalmente parlato. I suoi genitori accolsero l’annuncio di ROMEO con incredulitá.
Fecero sedere la bimba in mezzo a loro e si misero in attesa.
La bimba li guardò serena, ma non aveva niente da dire.
Romeo rimase molto deluso e la accompagnò in camera sua.
– Perchė? le chiese
Sua sorella scosse le spalle sorridendo. Poi il suo viso assunse un espressione seria completamente nuova
– Perchè il botto? Perché la rondine e la lucertola?-
– Non lo so, sento uno scoppio, mi trovo a vedere il mondo dall’alto e poi finisco nel primo animale che mi passa vicino – rispose Romeo
– Gli animali si spaventano-
– Anch’io,…. però é divertente!-
– Per loro NO-
– Come lo sai?-
– Mi hanno parlato-
– Tu capisci il linguaggio degli animali?-
– Certo, tu no?-
– Nessuno ci riesce!-
– Davvero? É così facile!-
Romeo la guardò grattandosi la testa
Aria si inanellò un ricciolo:- Come fai a fare il botto?-
– NON LO SOOO…. forse quando mi annoio… mi succede e basta…poi, se qualcuno mi tocca, ritorna tutto normale-
– Prova adesso –
Il bambino si mise a fissare il muro davanti a sé, ma naturalmente non accadde nulla.
Aria allora uscì dalla stanza e andò in cucina, dove i suoi genitori stavano per mettere in tavola, si arrampicò sulla sua sedia e disse:
– Buon appetito!- e strizzò l’occhio a Romeo che l’aveva raggiunta.